martedì 1 dicembre 2020

Qualcosa è andato storto. Eppure...


È un periodo strano. Passo da momenti di esaltazione, ottimismo e allegria ad altri di negatività estrema, pessimismo e tristezza. Da estrema serenità a estremo nervosismo.

Direte che è tutto normale, che succede a tutti.

domenica 23 agosto 2020

L’estate sta finendo



... e un anno se ne va, cantavano i Righeira un millennio fa. Oh ragazzi i Righeira ma ve li ricordate? Ma poi mi chiedo questi che facevano una canzone che faceva il botto, ma poi che fine hanno fatto? Sono finiti in miseria o grazie a quella singola canzone sono diventati miliardari e hanno aperto una catena di ristoranti tipo Sandy Marton? Oh ragazzi Sandy Marton ma ve lo ricordate pure lui? Solo la chioma basta a rappresentare tutti gli anni '80.

sabato 11 luglio 2020

310


È più o meno questo il numero di libri da leggere a cui sono arrivato (a oggi) sulla mia reading list. Dico più o meno perché alcune note riguardano magari saghe o trilogie, o anche autori di cui magari leggere più libri, quindi il numero reale è superiore.

La lista spazia da autori universalmente noti a perfetti sconosciuti, da stranieri a italiani, da romanzi a raccolte, a saggi.

E quando je la posso fa’? Allora quanti ne leggo l’anno? Pochi, col mio stile di vita attuale, fatto di lavoro, famiglia e figli a cui badare. Molto pochi rispetto a quanto vorrei. In questo periodo in particolare per dire, una volta finito di lavorare si attacca con le faccende di casa e con i figli, arrivo alla sera che riesco a leggere qualche pagina e poi crollo, contro la mia volontà. Vorrei leggere ancora ma a un certo punto quando sei esausto succede nemmeno che si chiudono le palpebre, si chiude proprio il cervello. Realizzo che sto leggendo sempre la stessa frase, mettendoci infiniti minuti e andando in loop perché il cervello non ce la fa a elaborarla. A quel punto sono costretto a posare il kindle e in 30 secondi netti mi addormento.

domenica 28 giugno 2020

Anacronismi

No Hollywood mi dispiace, il Colosseo non esisteva ai tempi di Nerone
Quo Vadis (1951)

E dopo il post precedente, scritto in pieno periodo di quarantena, proviamo a ritornare alla normalità anche qui sul blog, come si sta facendo un po' in tutto il mondo (USA no, spiacente per voi ma un po' ve la siete andati a cercare quando avete eletto quell'idiota anni fa). Quindi via, fase 2 anche per il blog. E di che parliamo? Ma di scrittura, of course.
A volte rifletto su quanto sono pignolo quando scrivo. Prendiamo per esempio il racconto che sto scrivendo al momento (con moooolta difficoltà... tra smart working con bimbi e moglie a casa, faccende domestiche e burocratiche da sbrigare di tempo per scrivere ne rimane ben poco); si tratta di un fantastorico ambientato nel trecento avanti cristo, durante le guerre sannitiche, che videro i romani contrapporsi appunto ai sanniti; in quel periodo Roma si stava espandendo nel sud Italia.
Mi sono ritrovato a fare un sacco di ricerche, sugli usi dei sanniti, sugli dei, su come funzionava al tempo l'esercito romano, su Luceria (l'antica Lucera in Puglia), eccetera. Tutto ciò per dare il massimo di coerenza storica al racconto. Mi piace giocare con la Storia, usare uno sfondo già di per sé interessante e inserirci elementi fantastici. Ho già scritto che credo di aver trovato il "mio" genere.

giovedì 16 aprile 2020

Tao


Questo post avrebbe dovuto riguardare il racconto che sto scrivendo, anzi che stavo scrivendo, prima che arrivasse il coronavirus a stravolgere tutto. Adesso altro che scrivere, ho a malapena il tempo per pisciare. Non a caso sto scrivendo queste righe di notte, l'ennesima notte insonne.

martedì 21 gennaio 2020

Come nascono le storie


Scrittori a tempo pieno, part-time, professionisti, che lo fanno per hobby, che mirano a diventare autori famosi in tutto il mondo o che si accontentano di un blog o poco più; pubblicati, auto-pubblicati o non-pubblicati.
Credo che tutti i tipi di scrittori abbiano una cosa in comune. Non so bene definirla, ma è come una specie di molla che hai dentro, qualcosa che ti preme sulla corteccia cerebrale e che devi buttare fuori per forza, altrimenti impazzisci.
Cioè se non lo fai per troppo tempo stai male davvero, anche fisicamente.