mercoledì 29 novembre 2017

Solo per nerd nostalgici

Sono un fottuto nostalgico, non mi riprenderò mai. Così canta Caparezza in una canzone (geniale come sempre) in cui mi ritrovo in pieno: Limiti. Ho nostalgia dei giochi di una volta, per dire; parlo sia dei giochi per computer che di quelli da tavolo. I computer games di diveeeersi anni fa erano fighissimi. Avevano delle confezioni in scatola con illustrazioni bellissime (poi magari il gioco consisteva in pixel quadrati giganti che si muovevano a scatti su uno schermo 320X200), e i manuali, oh i manuali! Corposi, scritti come un racconto, con altre belle illustrazioni. Poi magari trovavi qualche gadget, qualche oggetto tipo una medaglia, una chiave, che so, qualcosa di particolare. Ma quanto ti facevano entrare in atmosfera quelle confezioni? Sto parlando di cose tipo Ultima IV, tanto per fare un esempio. Certo, tutto questo se li compravi originali. Perché poi magari andavi da un tizio che metteva annunci su Porta Portese e ti dava tutto piratato, ovvio. Oppure bastava andare in edicola e comprarsi un numero di Special Program o Special Playgames. Magari insieme all’ultimo numero di Zzap! per leggere le recensioni.

venerdì 10 novembre 2017

Troppo

Troppe macchine, troppo traffico. Troppa gente, troppe cose da fare, vedere, troppi posti dove andare. Troppi film da vedere, serie da seguire, libri da leggere, musica da ascoltare. Troppi imbecilli, troppe maschere da indossare, ruoli da interpretare, troppe cose da scrivere, troppe idee, troppe passioni, troppi interessi. Troppi incontri da fare, troppo lavoro, troppe mail, troppa tecnologia, troppa conoscenza, troppo benessere, troppe belle ragazze in giro, troppa velocità, troppa frenesia, troppa anglofilia. Troppa educazione, galateo, troppa democrazia, troppa varietà, troppe cose da comprare, da vendere, da aggiustare. Troppe file da fare, impegni da oberare, burocrazia da sopportare. Troppo grande la città, troppo caos. Troppo rumore, troppe distrazioni.

Troppi pensieri.

giovedì 2 novembre 2017

Fantastoria

Disegno di Jennifer Mei
Allora attenzione, udite udite urbi et orbi. Dunque io sottoscritto Fulvio Zorzer propongo una definizione ufficiale per il vocabolo di cui al titolo di codesto post. Intendo quindi con Fantastoria definire un genere dove sia presente una ambientazione storica, in cui vengano inseriti componenti di fantasia, intesa nel senso più ampio del termine. Inclusi per esempio (ma non limitandosi a) elementi di fantascienza, fantasy o horror.