giovedì 19 luglio 2018

19 luglio 1943 reloaded


Esattamente settantacinque anni fa, il 19 luglio 1943, Roma fu bombardata. Fu un evento storico senza precedenti, un episodio drammatico che cambiò per sempre la storia di Roma e dell'Italia, e modificò completamente il decorso della seconda guerra mondiale. Le conseguenze politiche, militari e storiche furono sconvolgenti. Pochi giorni dopo Mussolini sarebbe stato sfiduciato dal consiglio, e il fascismo avrebbe iniziato il declino finale. Di lì a poco l'Italia si sarebbe spaccata in una terribile guerra civile, aggravandosi così la già critica situazione dovuta agli eventi bellici.
Oggi, nell'anniversario di quella terribile giornata, pubblico questo racconto. Sono un appassionato di storia a cui piace mischiare realtà storica e fantasia. Ecco dunque un altro mio racconto di fantastoria, in questo caso nella derivazione più classica del genere, ovvero la storia alternativa: cosa sarebbe successo se...
Leggerete dunque un'altra versione di quel giorno, un 19 luglio 1943 reloaded. Fatemi sapere se vi è piaciuto.

martedì 19 giugno 2018

La storia, la promozione, i premi, le recensioni, l'universo e tutto quanto


A chi si autopubblica, come me, può capitare spesso di imbattersi in articoli e pubblicità che offrono consigli e promettono risultati, per chi vuole fare da sé. Quali strumenti usare, come fare per le copertine, la formattazione, l’editing, l’impaginazione e (soprattutto) come promuoversi, il marketing, ecc ecc. D'accordo, tutto interessante, da apprezzare e anche utile per certi aspetti. Ma ben poche volte viene sottolineato in tutto ciò la cosa fondamentale per riuscire ad avere risultati apprezzabili: la storia! Scrivere una buona storia, ragazzi. 

domenica 22 aprile 2018

La teoria del 99%


Ok parliamoci chiaro. L’ignoranza è la base di tutti i mali, è vero. Ma anche la sovrappopolazione non scherza. I due problemi poi si combinano in maniera micidiale, dato che molta di questa popolazione di troppo è anche ignorante. Ma non ignorante nel senso letterale, cioè che “ignora”, che quello purtroppo può dipendere da fattori sociali come la povertà, il vivere in un paese arretrato che non offre ai suoi cittadini la possibilità di acquisire conoscenze. Parlo degli ignoranti nel senso colloquiale di cafoni, di gente di merda, se vogliamo essere ancora più specifici.

mercoledì 11 aprile 2018

I soldi non fanno la felicità. Oppure sì?


Stanotte ho dormito poco (mi capita spesso ultimamente). Mi sono svegliato verso le quattro e ho cercato di farmi venire un’idea per diventare miliardario.
Non mi è venuta, purtroppo.
Ho pensato alla famosa frase “i soldi non fanno la felicità”. Ecco, sicuramente l’ha detta un povero. Per carità, voglio dire, è chiaro che se ti deve venire un colpo, o capitare un incidente, succede lo stesso. Però a parte questo, con qualche miliardino in più io qualche idea ce l'avrei per vivere un po' meglio.
Tanto per dirne una potrei andare in ufficio con l'elicottero per evitare il traffico. Ma no aspetta, che idiota! Se diventassi miliardario non dovrei più andare in ufficio. Ecco, forse la cosa che mi farebbe più felice nel diventare straricco sarebbe che non dovrei più lavorare, e potrei usare tutto il tempo libero per scrivere, leggere, guardare tutte le serie TV e i film che voglio. E pensare che tanti ricconi non si rendono conto della fortuna che hanno e dilapidano i soldi per sciocchezze come macchine, donne e droghe. Mah!