martedì 23 settembre 2025

Dieci cose per cui arrabbiarsi


Può un libro piacere tanto da dargli 5 stelle e nel contempo causarti una rabbia di quelle che rischia di schizzarti fuori dalla pelle? Assolutamente sì. La prova è questo
 libro del compianto Piero Angela. Un libro all'apparenza semplice, di non troppe pagine, che si legge velocemente. Eppure il contenuto è profondo e tocca temi importanti. E provoca sentimenti contrastanti. Sì perché da una parte è sempre un piacere ascoltare un divulgatore come Angela (sì, ho detto proprio "ascoltare", perché dopo un po' che si legge si dimentica di star leggendo un libro, sembra di avercelo davanti in TV che parla, come faceva nelle sue trasmissioni). D'altra parte ogni capitolo è un pugno in faccia, un pugno che colpisce direttamente l'Italia e il suo modo miope di pensare.

I capitoli, veloci, chiari, densi di dati e informazioni, che come sempre sono resi fruibili dall'autore anche ai profani, non lasciano scampo. Toccano temi come cultura, informazione, istruzione, energia, ambiente, tecnologia. E per ognuno, ognuno di questi campi, Angela rende evidente quale sarebbe la retta via da seguire, a volte con esempi concreti provenienti da altri paesi e poi, con suo stesso rammarico, deve purtroppo dare conto di quanto siamo indietro in Italia. Arretrati, ottusi. E non risparmia nessuno, a cominciare dalle istituzioni, dai politici. Per poi ovviamente sottolineare quanto sbaglia la TV a funzionare come funziona (e si vede che la conosce molto bene). Uno strumento che dovrebbe essere principe per quanto riguarda l'informazione e la culturizzazione degli italiani. E come si è invece ridotta per andare appresso allo share e alle tre S (Sangue, Soldi, Sesso).

Colpisce poi la lucidità dell'autore. Consideriamo che è stato pubblicato nel 2022, lo stesso anno della sua morte. Angela è morto a 93 anni. Ora, io non so quando abbia effettivamente scritto questo libro, ma sicuramente non troppo prima della pubblicazione. Angela sarà stato pure anziano anagraficamente, ma il suo cervello era ancora vivo e freschissimo. Parla con sicurezza e cognizione di causa. Questo in realtà non dovrebbe stupire, perché si sa che chi tiene allenata la mente rimane giovane anche di cervello. E Angela è uno che sicuramente ha tenuto la mente allenata tutta la vita, fino all'ultimo. Oltre a dedicarsi al giornalismo, alla scienza, alla divulgazione, era anche un appassionato e talentuoso musicista... ma insomma, questo post vuole limitarsi a commentare questo libro, per quello straordinario personaggio che è stato Piero Angela non basterebbero fiumi di parole e libri interi.

Quindi consiglio questo libro sicuramente, per riflettere, ma anche purtroppo per arrabbiarsi un po'. Per rimpiangere anche il caro Angela? Sì, anche. Ricordo benissimo quando ero piccolo e mi appassionavo a Quark, poi SuperQuark... che trattavano argomenti che magari sembravano noiosi a scuola e poi... magia! In TV riuscivano a catturarmi e non mi staccavo fino alla fine. Tante volte è importante non solo l'argomento, ma come si riesce a raccontarlo; va fatto in modo accattivante, divertente, creativo. Che poi è quello che Angela spiega anche in questo libro. Addio grande Piero, e grazie, grazie di avermi fatto appassionare alla scienza e alla cultura come nessun altro. E comunque meno male che c'è tuo figlio, che porta avanti un certo modo di fare cultura, giornalismo e TV di cui c'è tanto bisogno.

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