mercoledì 25 febbraio 2015

Copia privata = rapina pubblica

A prescindere da come andrà a finire per l'indagato Gino Paoli, ormai ex-presidente SIAE, parliamo un attimo della simpatica questione "copia privata". Forse non lo sapete ma ogni volta che comprate un gadget tecnologico, che sia uno smartphone, una chiavetta USB, un CD o un DVD registrabile, state pagando un sovrapprezzo, imposto dalla SIAE. Questi simpatici imbecilli hanno deciso che voi, per il semplice fatto che compriate un apparecchio in grado di registrare o riprodurre un'opera artistica o letteraria, siete automaticamente dei mascalzoni. Che vanno puniti facendogli pagare di più quel gadget, perché potreste utilizzarlo per fare copie illegali.

Cioè capito? Vi stanno già incolpando di un crimine che non avete ancora commesso, come in Terminator 2. O che magari non commetterete mai, perché avete comprato quel DVD solo per farci le copie dei filmini di vostro figlio, o delle vostre scopate perché vi divertite a rivederevi con la vostra compagna. O magari per farci un archivio degli ultimi dieci anni di foto che avete sul PC.

A questi signori non importa, vi hanno già giudicato colpevoli e pertanto vi beccate l'aumento su qualsiasi oggetto tecnologico vogliate acquistare. Nel Diritto esiste la presunzione di innocenza. Cioè sta all'accusa dimostrare che qualcuno è colpevole di un reato. Ecco, nel magico mondo del commercio e della SIAE invece no, voi siete presumibilmente colpevoli.

Un funzionario SIAE
Questa stronzata prende il nome (pensate un po') di "equo compenso" o "contributo per la copia privata". Quanti modi per non chiamarla per quello che realmente è: un furto ai danni degli acquirenti. E mica è finita qui, eh? Non sono nemmeno contenti, vorrebbero che la tariffa sia aumentata! Vi invito ad andare sul sito copiaprivata.it e leggervi i nomi dei firmatari a favore di questo furto. Tra gli altri, gente poverissima che non ha più soldi e ha bisogno di questi compensi per vivere decentemente, come Al Bano, Antonello Venditti, Maria De Filippi (Ma perché, si considera un'autrice?), Carlo Verdone, Claudio Baglioni, Eros Ramazzotti, Franco Battiato, Gigi D'Alessio, Laura Pausini, Piero Pelù (son finiti i tempi del ribelle), Pippo Baudo (povero ciccio), Sabrina Ferilli, Renzo Arbore. E Paolo Sorrentino (addirittura un premio Oscar).

Cari grandi artisti italiani, cara SIAE, visto che avete già dato per scontato che io rubi, e avete fatto in modo che, con l'acquisto di qualsiasi oggetto tecnologico, già vi paghi, mi spiegate per quale motivo dovrei comprare roba originale?

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