venerdì 7 aprile 2023

Viaggiare


Credo che il fascino del viaggio in treno consista nel fatto che tu stai fermo e il mondo viene incontro a te. Sì, so che detto così sembra una banalità; però voglio dire pensateci bene, voi ve ne state seduti belli comodi e, senza alcuna fatica, il paesaggio scorre, il panorama si mostra. Il mondo vi viene incontro da solo, e il vostro sguardo può spaziare su una varietà di paesaggi, persone. Forse è per questo che sogno un viaggio in treno lunghissimo, magari senza fine, che giri tutto il pianeta. Esiste? Ma anche fosse, quando avrò il tempo di farlo?

Oh be’, intanto mi accontento di viaggiare con la fantasia… quello è già più fattibile. Ma non sempre la fantasia basta, vero? Io fondamentalmente sono un “professionista” del viaggiare con la mente, scrivere vuol dire anche questo, visitare luoghi e persone che esistono solo nella nostra testa. Ma a volte si ha bisogno di qualcosa di reale, di concreto. Si ha bisogno di sentire il movimento, l’aria sulla pelle, la fatica nelle gambe, il freddo, il caldo, il mondo esterno con i suoi rumori, le sue voci. Anche perché spesso è un viaggio reale che poi ti ispira altri viaggi nel cervello. Questo succede a tutti eh, non solo a chi piace scrivere.

Ricordo con piacere tutti i viaggi che ho fatto, anche quelli che sono risultati magari pericolosi, perché tutti hanno arricchito la mia esperienza, la mia vita. Tutti, nessuno escluso. Viaggiare è una delle cose più belle e importanti nella vita, allarga i nostri orizzonti, espande la nostra cultura, la nostra comprensione del mondo. Si pone molto accento sull’importanza dello studio, e va bene, ma forse non se ne pone altrettanta su quanto sia importante viaggiare. Posso studiare per ore la geografia e la cultura dell’India, per dire, ma non ne saprò mai davvero qualcosa se non ci sono mai stato; se non l’avrò mai vissuta.

In quali luoghi sono stato nella mia vita? Provo a ricordarli, vediamo un po’. Vado in ordine sparso, non cronologico. Giappone, Somalia, Messico, USA, Egitto, Cuba, Inghilterra, Francia, Spagna, Grecia, Repubblica Dominicana, Mauritius, Thailandia… be’ dai non male. Certo sono state quasi sempre visite brevi, vacanze, una permanenza che comunque ti dà un’idea parziale della realtà del posto. Ovviamente dipende anche da come ti organizzi il viaggio. Se vai a stare sempre in hotel 5 stelle e cerchi il ristorante italiano… se vai solo al super resort sulla spiaggia all-inclusive… ecco quello lascia stare, restatene a casa, perché quello non è viaggiare, quello non è voler scoprire altri luoghi. Insomma un po’ di giretti me li sono fatti, eppure… eppure mi sembra sempre poco, ho sempre voglia di girare ancora e ancora e ancora, il mondo è vasto e interessante. Credo che se fossi miliardario e non avessi problemi di budget starei sempre in giro.

Non so bene perché ho iniziato questo discorso parlando del treno. Oggi ci si sposta in aereo per le grandi distanze, e magari una volta sul posto si affittano automobili. Forse ho iniziato dal treno perché è un mezzo che mi ricorda tempi meno frenetici, mi dà l’idea di uno spostamento che permette di goderti le cose. Certo se pensi ai treni superveloci no. Ma non so, io penso al treno come a questa cosa un po’ fuori dal tempo, un po’ romantica, un treno di quelli antichi magari. Ti metti seduto, il viaggio comincia e ci vorrà un po’, allora hai tutto il tempo per conversare, leggere, scrivere. Il tempo di vedere il paesaggio che cambia, di attraversare paesi, città. Ma perché è tutto così veloce oggi, porca miseria! Troppo veloce! È tutto un correre, nel lavoro, nella vita, anche nei viaggi di vacanza sì, anche lì! Ti propongono magari questi pacchetti tutto compreso dove fai trecento cose in una settimana, ogni giorno un albergo diverso, e poi ti sposti di continuo, nel modo più rapido possibile. Per dire, Roma? Che problema c’è… pacchetti “Roma in due giorni”. Ma che cazzo ti vuoi vedere Roma in due giorni che ci sono voluti due millenni per crearla?! Basta con questa supervelocità ovunque. Voglio fare un viaggio senza fretta, voglio visitare un paese con calma, voglio camminare, esplorare, mangiare, parlare un’altra lingua, conoscere un’altra cultura. Ma non in una settimana, voglio almeno un mese.

Ah, e gli spostamenti interni magari in treno. Un treno lento.

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