venerdì 21 gennaio 2022

Dando i numeri


Si presume che il primo post del nuovo anno debba contenere grandi contenuti, profondi e filosofici. Come un Giano bifronte dovrebbe guardare all’anno passato, trarre bilanci e quindi proiettarsi nel futuro, con considerazioni, impegno e prospettive. Sai che c’è?
Ma vaffanculo.

Ok, risolta questa importante questione, veniamo a noi: si presume che sul blog di uno che ama scrivere dovrebbe esserci, almeno ogni tanto, un post che parla di scrittura. Allora sentite un po’ che pensieri bizzarri mi passano per la testa la notte quando non dormo.
Premetto che è scaturito dalla constatazione che ho sempre pochissimo tempo per scrivere e allora a volte mi dispero pensando che non riuscirò a scrivere mai più nulla. Certo, razionalmente so che non è così, cioè al momento non riesco perché i bambini sono piccoli, e la vita è complicata eccetera eccetera (vabbè la vita sarà complicata pure dopo).
Però allora per consolarmi e darmi una motivazione ho fatto questo calcolo. Quest’anno compirò cinquant’anni (porca puttana!). Mettiamo caso che mi restino diciamo 500 mesi di vita ok? (sono circa 41 anni). Allora se riuscissi, mediamente, a scrivere 10.000 parole al mese, arriverei alla fine dei miei giorni (ipotizzando 90 anni di vita) che avrei scritto 100 romanzi. Mica male no? Questo calcolando come lunghezza media di un romanzo 50.000 parole.
Ora, diciamo che possiamo accontentarci anche di scriverne 50 di romanzi ok? Eh diamine ci sono grandi autori che sono rimasti nella storia scrivendone molti di meno (King tu non conti cazzo, tu sei un cazzo di alieno sovrannaturale della scrittura). Allora considerando 50 romanzi, basterebbero 5.000 parole al mese, per 500 mesi, per arrivare all’obiettivo.
E sapete 5.000 al mese quante parole sono al giorno?
167
Pochissimo. Centosessantasette fottute misere parole al giorno da oggi e per quarant’anni per produrre, minchia, cinquanta romanzi.
Strabiliante no?
Certo. Lo so lo so. Il problema è che devi avere qualcosa da scrivere prima di tutto. Devi avere delle storie da raccontare, eh, non è che butti giù 167 parole a caso e hai fatto la storia della letteratura.
E devi rileggere, revisionare, editare, pubblicare, eccetera eccetera e insomma c’è tanto lavoro da fare oltre che materialmente digitare 167 parole ogni maledetto giorno, compresi festivi e domeniche eh, nel calcolo ci sono tutti ma proprio tutti i giorni del mese (d’altronde quel maledetto alieno di King ha ammesso di scrivere anche nei festivi, ‘cci sua).
Però.
Però anche considerando questo diciamo che orsù, 20 o 30 romanzi dovrebbero uscirne fuori giusto?
E allora forza, cominciamo.
(Ma voi vi rendete conto che razza di pensieri faccio io la notte?)

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