mercoledì 12 febbraio 2014

Mi chiedo chi cazzo me lo fa fare


L’immagine proviene dal sito dell’Istat, e riguarda i dati sui lettori in Italia. Sottotitolo: 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo. Appunto. Viviamo in un paese di merda.

il 57% degli italiani non legge neanche un libro l’anno, il 43% ne legge almeno uno. (E, ma questo lo aggiungo io, state sicuri che quel libro, al 90%, sarà di un autore non italiano.) Di questo 43% circa la metà legge fino a tre libri l’anno. Chi legge più di tre libri l’anno sono mosche bianche, pazzi come me che evidentemente hanno problemi mentali. I dati completi sono sul sito dell’Istat.

Ma io mi chiedo davvero chi cazzo me lo fa fare. Mi impegno tutti i giorni a dedicare quel poco tempo libero che ho a scrivere. Spendo ore e ore su manoscritti che quasi sicuramente non si inculerà mai nessuno, cazzo perfino sui post di questo inutile blog spendo del tempo, cercando di scrivere cose sensate e rileggendo dieci volte gli articoli, prima di pubblicarli, mentre su facebook c’è gente che scrive due righe di stronzate e non sa nemmeno la differenza tra accento e apostrofo, ke scrive TVTB, oppure si sente grande perché posta immagini prese da internet con sotto la frase di qualche scrittore/filosofo/cantante di cui però non hanno mai comprato nulla in vita loro.

Dovrei davvero lasciar perdere, fare come quel 57% di italiani che i libri manco li vedono col cannocchiale, che tutti i lunedì mattina il massimo del discorso che riescono a fare è su ‘a Roma, ‘a Lazio, l’arbitro, ‘a partita, Totti go, Totti goooo, mentre basta una notte di pioggia e sta cazzo de città se sfascia e rischi di affogare dentro la macchina e tutti i giorni devi fare lo slalom tra le voragini che si aprono, ma no, sti cazzi, che me frega, basta che vince ‘a Roma, daje che poi stasera annamo ar cinema. Che famo, annamo a vede’ Batman? Nooo che stai a scherza’, c’è l’urtimo de Zalone. Perché è così, di leggere non se ne parla proprio e se si tratta di cinema o si vede il blockbuster americano o la commedia/tragicommedia italiana, tanto ormai il cinema vero in Italia non lo fa più nessuno, siamo solo capaci di buttarla sul ridere, o di riciclare da decenni sulle solite storie di corna o di morti ammazzati.

Dovrei buttare tutti i miei appunti, le mie note, le mie idee, dovrei smetterla di leggere, smetterla di perdere tempo sui libri, ho 42 anni e non ho combinato un cazzo, tranne una storiella per ragazzi che non ha modo di arrivare ai ragazzi (ammesso ke gliene freghi qlcs ai ragazzi d’oggi, TVTB), smetterla con velleità da scrittore, non ho alcun aggancio con gli editori, non vado in TV, non passo alla radio, non vado al Costanzo Show o da Fazio, non sono nessuno, sono vecchio, meglio lasciar perdere, buttare tutto al cesso. Dovrei segnarmi in palestra che sto ingrassando, guardarmi i reality in TV, seguire le partite tutte le domeniche. Daje che mo’ iniziano i mondiali! Forza Italia! No, aspe’ non sta bene, nun se po’ più di’! Ma come? Non era nel ’94? Nooo, l’hanno rifatta anche nel 2014, non si può più dire! Vabbè ma allora che cazzo urlo mentre trasmettono Italia-Germania? Ah sì, aspe’… Forza azzurri! E sti cazzi se non ce stanno più soldi pe l’ospedali, pe le autoambulanze, pe i poliziotti, sti cazzi se la città casca a pezzi, se bande di parcheggiatori abusivi t’aspettano la mattina ai parcheggi del Bambin Gesù, sti cazzi basta che vince l’Italia, ‘a Roma, ‘a Lazio.

Lascia perdere la scrittura, non l’apprezza nessuno.

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