mercoledì 11 aprile 2018

I soldi non fanno la felicità. Oppure sì?


Stanotte ho dormito poco (mi capita spesso ultimamente). Mi sono svegliato verso le quattro e ho cercato di farmi venire un’idea per diventare miliardario.
Non mi è venuta, purtroppo.
Ho pensato alla famosa frase “i soldi non fanno la felicità”. Ecco, sicuramente l’ha detta un povero. Per carità, voglio dire, è chiaro che se ti deve venire un colpo, o capitare un incidente, succede lo stesso. Però a parte questo, con qualche miliardino in più io qualche idea ce l'avrei per vivere un po' meglio.
Tanto per dirne una potrei andare in ufficio con l'elicottero per evitare il traffico. Ma no aspetta, che idiota! Se diventassi miliardario non dovrei più andare in ufficio. Ecco, forse la cosa che mi farebbe più felice nel diventare straricco sarebbe che non dovrei più lavorare, e potrei usare tutto il tempo libero per scrivere, leggere, guardare tutte le serie TV e i film che voglio. E pensare che tanti ricconi non si rendono conto della fortuna che hanno e dilapidano i soldi per sciocchezze come macchine, donne e droghe. Mah!

Poi certo, finalmente potrei andare a vivere dove voglio e comprarmi una casa come dico io (per esempio la villa di Lord British non mi dispiacerebbe, completa di arredamento e accessori. Lui l’ha venduta non so a chi, ma io da quando vidi un certo video (https://www.youtube.com/watch?v=mM109_EbMcs) l’ho sempre sognata. Ah, se non sapete chi è Lord British, be’ andatevelo a cercare su internet, non ho tempo di spiegarvelo). E poi cavolo, quanto spazio per libri, fumetti e riviste avrei finalmente! (Sempre sia lodato il digitale ma non tutto quel che mi piace è disponibile in formato elettronico, e poi certe cose vanno prese in cartaceo). Ovviamente tutta la famiglia ne trarrebbe vantaggio, più spazio per moglie e figlio eh, mica penso solo a me, non crederete che sia così egoista! Anche loro potrebbero avere tutto lo spazio e i giochi che vogliono.
Ehi quasi dimenticavo i videogames, perbacco potrei finalmente avere tempo per un'altra grande passione che ho dovuto abbandonare (solo temporaneamente, aspettate che cresca mia figlio…). E poi qualche partita ai giochi di ruolo non te la fai? Tra manuali d’epoca e qualcosa di più recente che posseggo, ce n'è da giocare almeno per tre-quattro esistenze. Parlo di quelli di carta eh. Ah, il gusto di sedersi intorno al tavolo con gli amici, ciascuno con la sua scheda personaggio, e tirare i dadi, mentre ti dividi un pacco di patatine.

Se pensate che stia parlando di cose futili vi sbagliate di grosso. L'importanza dello svago nella propria vita è ormai accertata anche a livello scientifico (il mondo accademico è pieno di studi che dimostrano cose che si capiscono semplicemente avendo buon senso). Se la vita da adulto vi sembra stressante e insopportabile, sappiate che ciò è dovuto proprio alla mancanza del gioco. Quanto più è pronunciata tale mancanza tanto più la vita ci risulterà difficile. Non a caso aspettiamo agognatamente le sospirate vacanze, il momento in cui ci si può divertire. Ma non si può vivere un anno intero aspettando solo le vacanze, bisogna trovare il modo di spassarsela nella vita quotidiana.
“Play more” recitava un geniale spot della Xbox qualche tempo fa (mi rendo conto che accostare “geniale” e “Microsoft” suona strano, ma quella consolle è una delle poche cose meritevoli partorite da Microsoft, non a caso fu curata da un team apposito, se ricordo bene). Volete vederlo/rivederlo? Be’ il bello di internet e che la rete non dimentica nulla, si può ritrovare di tutto, anche dopo anni. Eccolo qui:


Le persone che vivono bene sono quelle nella cui vita c'è posto per il divertimento, inteso in senso più ampio possibile. Bisogna trovare il tempo per viaggiare, giocare, leggere, ballare e magari per praticare qualsiasi attività creativa sentiate “vostra”, se siete appunto delle persone creative. (Guardate un po' il bello delle parole. Vedete come creazione e ricreazione hanno la stessa radice? Interessante no?)
Quindi tornando al discorso dell’essere miliardario, se lo siete ma la vostra è una vita fatta esclusivamente di lavoro, giacca e cravatta, indici di borsa, impegni, riunioni, se avete ricchezze sconfinate ma non siete in grado di divertirvi nemmeno un po'… Be’ ragazzi in realtà siete dei poveri, ridotti proprio male. In quel caso è vero che i soldi non fanno la felicità.

William Henry Gates III, meglio noto come
Bill Gates
In Italia in particolare poi, c'è questo mal vedere lo svago in generale; notate cosa succede se parlate dei vostri passatempi. Se si tratta di film e serie TV già è più socialmente accettabile, perché sono una forma di intrattenimento ormai comunemente consolidata. Ma provate a parlare di giochi o fumetti, per esempio; venite considerati bambini e/o sfigati (senza sapere, magari, che tantissimi film e fiction sono tratti proprio dai comics). Vi viene detto che dovete diventare adulti, trovare un lavoro e diventare responsabili. Senza capire che si può diventare adulti e responsabili, e continuare a giocare e leggere fumetti, una cosa non esclude l'altra. E chi ci riesce vive meglio. Anche se non è miliardario.
In queste situazioni una volta vi veniva dato del “nerd”, quando ancora il termine trasmetteva il suo vero significato. Oggi invece non accade più, perché nerd ha acquisito un’accezione di “fico”, cool, completamente travisato; non so se questo sia un bene o un male, perché se non altro è passato il concetto che essere nerd ti può anche svoltare la vita e far diventare ricco e fico, un modello da seguire. Come Jobs e Gates, per dire. Specialmente negli ultimi tempi, col successo planetario della Apple, i manager delle aziende fanno a gara a citare le frasi di Steve Jobs, e cercano di seguire il suo esempio nel mondo del lavoro. Una cosa penosissima, sono persone ridicole che non hanno un minimo del genio, stile e creatività dell’originale.

Ma tornando a parlare di nababbi e dell’importanza del giocare, quando pensavo ormai di aver visto tutto il possibile e l’immaginabile, scopro che c’è qualcosa al mondo (o meglio, fuori dal mondo, ci arriviamo subito) che riesce ancora a emozionarmi. Elon Musk probabilmente è pazzo, ma è anche un genio. La sua SpaceX ha mandato nello spazio una Tesla Roadster (anzi non una qualsiasi, la sua personale a quanto pare). Ma attenzione ai dettagli. Parliamo di un’automobile nello spazio, con il sedile del guidatore occupato da “Starman” (ovvero una tuta spaziale vuota). E sul cruscotto la scritta “Don’t Panic”. E lo stereo a palla che suona Life on Mars di David Bowie. La macchina orbiterà nello spazio tra il Sole e Marte; per anni, forse per sempre, se ho capito bene. Ma non finisce qui. A bordo c'è anche un minuscolo disco ottico - chiamato arch - che contiene il testo integrale della trilogia della Fondazione di Asimov.


Insomma, quanto è straordinaria e al contempo nerdissima questa impresa? Un’altra cosa. Vedete la foto qui sopra? A parte il fatto che è incredibile pensare che quella è davvero un'automobile nello spazio, non un film o un fotomontaggio, devo fare una considerazione. In un primo momento me la sono goduta nella sua assurda bellezza weird, sovrastato dal sense of wonder. Ma nel contempo mi è scattato qualcosa nella memoria, quella profonda, ma non sono riuscito subito a far riemergere il ricordo. Ci ha pensato in seguito un articolo letto su un sito di fumetti (e già…) a tirarlo fuori. Perché la scena della Roadster nello spazio è davvero simile alla sequenza di apertura di quel capolavoro dell’animazione che è Heavy Metal. No, non parlo di animazione giapponese, non parlo di Miyazaki, quella è roba mainstream. Parlo di roba seria, per cultori. Heavy Metal nacque per portare sullo schermo le storie a fumetti dell'omonima rivista. Per un ragazzino dell'epoca era assolutamente incredibile; un cartone animato dove i protagonisti non erano né supereroi né robottoni né ragazzini giapponesi, e dove c'erano mondi fantastici, zombie, alieni tossicodipendenti, robot improbabili, avventure nello spazio e nel tempo, canaglie, eroi, antieroi e… le donne nude! Ma dove s’era mai visto qualcosa del genere? E, per la mia modesta opinione, rimane a tutt'oggi uno dei film di animazione più belli e divertenti mai prodotti (senza contare la splendida colonna sonora, ma d'altronde con un titolo così non poteva essere altrimenti). A questo punto vedetevi la famosa sequenza:


Ora, io non so se Elon Musk abbia mai visto questo film, ma ne ho un forte sospetto. In ogni caso, citazione voluta o meno, coincidenza, sincronicità, quel che sia, che dire… doppio nerdgasmo!
Ecco, io questo lo invidio di miliardario. Perché è un uomo che non ha perso la voglia di giocare, pur essendo ricchissimo. Anzi per dirla tutta, per come la vedo io, questo è uno degli uomini al mondo che sono diventati straricchi proprio perché hanno inseguito i loro sogni e le loro passioni da nerd fino a farne il fulcro della loro vita, rischiando il tutto per tutto. Musk fa parte di quel gruppo di folli che puntano tutto su una visione. Ci sono sicuramente quelli che tentano e finiscono male. Ma quando invece riescono, il risultato è spettacolare. Ispirano nuove e vecchie generazioni, cambiano il mondo. E se ci fate caso molte volte sono proprio dei nerd a cui piace divertirsi, quelli che realizzano cose davvero incredibili.
Grazie Elon, perché riesci a emozionarci e ci fai sognare un mondo migliore, un mondo che funziona, un mondo dove ogni conquista umana è ancora possibile.

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