martedì 2 febbraio 2016

Buon 2016! Ehm...

Come febbraio? Come sarebbe a dire che siamo già a febbraio? Che fine ha fatto gennaio, la befana, il capodanno? Ah, è passato da un mese, eh. Mmm... Ok ok ho capito. Eh lo so, che ci volete fare, devo aggiornare il sito più spesso. Cioè metti che uno trova uno dei miei libri in giro, oppure sull'internetto, vede che l'autore ha un sito, ma non risulta aggiornato, poi pensa che questo non è affidabile, che sia un sito morto, e di conseguenza magari è morto pure l'autore, insomma non è bello.

E poi devo pensare pure a quei milioni di visitatori mensili che attendono con trepidazione qualche news sulle mie attività.

Comunque volevo dirvi che le cose procedono. Lentamente ma procedono. Eh dico mica è facile, c'è il bambino dentro di me che scalpita per lavorare, creare mondi e dedicarsi alle cose che gli piacciono, ma mica è facile dicevo, deve combattere con le responsabilità dello Zorzer adulto, lavoratore, marito e padre di un altro bambino che ammazza quanto scalpita pure lui, eh no caro papà il puzzle di Masha e Orso lo facciamo insieme, e perché che altro avevi da fare? :-)

E quindi dicevo che un po' alla volta le cose vanno avanti. Certo non sembra perché se mi cercate in rete di libri ne risultano sempre due. E allora? Che stai a fa'? Be' mi sto documentando. Ricordate il discorso di qualche tempo fa? La storia che sto mettendo in piedi adesso richiede un enorme (e piacevolissimo) lavoro di documentazione. Si parla di Roma antica e più di questo non dico, perché sono scaramantico e neanche poco. Dico solo che se viene come voglio io sarà la cosa migliore che avrò scritto. Sto portando avanti anche altre cose, una è la traduzione in inglese de L'isola del terrore, ormai in fase di revisione finale (ovviamente tradotta non da me, ma da professionisti madrelingua) e l'altra ha a che fare con i librogame (e se non sapete cosa sono vergognatevi!).

Il tempo (e soprattutto l'energia) che posso dedicare a queste cose è quel che è, almeno in questo periodo, e quindi non so quando se ne vedranno i frutti. Prima o poi. L'importante è non fermarsi, come si diceva da queste parti qualche tempo fa. Sono ancora vivo.

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