giovedì 28 marzo 2013

Addominali scolpiti e scrittori sconosciuti

Quindi sono entrato in farmacia e mentre aspettavo suor Giulia e tre anziani che chiedevano le loro cose, ho buttato lo sguardo qua e la, aspettando pazientemente il mio turno. Insomma a un certo punto vedo delle scatole con sopra l’illustrazione di questi tizi con addominali scolpiti che Swarzeneggher ai tempi di Conan in confronto sembra Mr Bean. (So che Swarzeneggher non si scrive così, ma ora non ho voglia di andare a controllare su Wikipedia)

Leggo, sulla scatola c’è scritto “iodex addominali forte“. Cioè mi fa strano, capite? Penso che in farmacia si vendano solo prodotti certificati, salutari, medicine… una scatola come quella a me sembra non molto diversa da quegli annunci di improbabili prodotti che ti promettono gli addominali delle tartarughe ninja in meno di una settimana.

Sarà che i miei addominali ricordano davvero Mr Bean, sarà l’invidia, comunque sia mi appunto la cosa e mi riprometto di controllare quel prodotto sul web e vedere cosa se ne dice. Allora visto che adesso ho accesso a internet vediamo un po’… aspettate che cerco e poi vi dico.

Ok, trovato un sito che li vende, ecco la descrizione del prodotto:

I prodotti IODEX sono i primi cosmetici specifici per uomo che possono essere utilizzati con buon successo per ottimizzarne i risultati ottenuti con alimentazione bilanciata e attività fisica. Questi prodotti contengono principi funzionali innovativi, con caratteristiche tecno cosmetiche volte a soddisfare le esigenze dei consumatori più esigenti. I cosmetici, insieme a una corretta alimentazione, sono ottimi coadiuvanti per ottenere e mantenere una pelle sempre sana e tonica.

Cioè capito? Ottimizzano i risultati di una alimentazione bilanciata e attività fisica. In pratica non servono a un cazzo. Nessuno vi regala addominali scolpiti, se non mangiate in modo corretto e fate sport.

Eppure vengono venduti in farmacia.

Ma passiamo a un’altra cosa che mi ha perplesso. C’era un intero scaffale di prodotti Dukan. Sì, la famosa dieta Dukan. Che poi a me sembra il nome di una razza canina…

- Ehi ciao Antonio! E questo chi è? Che fine ha fatto il tuo Dalmata?
- L’ho regalato a mia cugina, se ne era innamorata… In compenso ho comprato questo bellissimo Dukan! L’ho chiamato Attila!

Comunque anche lì qualcosa di strano ha acceso il neurone solitario che mi rimbalza nel cervello. Se non ricordo male anche sulla dieta Dukan i pareri sono molto discordanti, mi pareva di aver letto qualche articolo che ne smontava il mito e addirittura si parlava di effetti deleteri. Vediamo un po’ se lo ritrovo.

Eccolo qua: Leggete e giudicate voi. Io sono d’accordo sicuramente su due cose. Una è chiedersi se ha senso rischiare la salute per avere un bel fisico. La seconda cosa che condivido è che è sicuramente meglio mangiare un poco di tutto, piuttosto che avventurarsi in dubbie diete che promettono miracoli.

Eppure c’era un intero scaffale Dukan in farmacia.

Tutti vorremmo avere addominali scolpiti e fisico smagliante. Siamo schiavi di questo concetto di perfezione che ci viene inculcato dalla società a tutti i livelli. Mi piacciono le serie inglesi perché i protagonisti sono persone normali, non i soliti superfighi perfetti delle fiction americane.

Insomma da una farmacia mi aspetto più serietà. Per stare in salute e avere un bel fisico ci vuole attività fisica e buona alimentazione, frutta e verdura, non iodex o Dukan.

Che c’entra tutto ciò con la scrittura? Poco, o forse abbastanza. Nel senso che riflettevo sul fatto che con un giusto ammontare di pubblicità e sponsorizzazione si può arrivare al successo. Se un prodotto assolutamente inutile viene pubblicizzato e se ne parla, hai voglia a dire che non serve a niente. La gente lo compra, perché si fida del fatto che sia una “marca” riconosciuta. Specialmente se appare in TV poi non ne parliamo. “L’hanno detto anche in televisione”, come se tutto quel che appare in TV non possa essere una cagata.

Forse state pensando “ma dai, è ovvio, io non mi fido della TV”. Eppure… guardate che a livello inconscio la suggestione è fortissima. Se andiamo al supermercato, o a anche se ordiniamo qualcosa su internet, quanti di noi vanno prima a vedere la marca che conoscono? Perché inconsciamente supponiamo che quella marca sia sinonimo di garanzia, che il prodotto sia più controllato, più sicuro. Lo vedi in TV, nei giornali, sulle riviste, quindi “ti puoi fidare”.

Poi escono fuori notizie su carne di cavallo negli alimenti, pezzi di plastica nel cioccolato, olio doc che non è affatto doc, e così via. E capisci che è tutto falso.

Mi sa che mi sono di nuovo allontanato dalla scrittura, eh? Eh no cari miei, parliamo anche di scrittori, invece. Sì perché quando andate in libreria cos’è che cercate e magari alla fine comprate? Dai su, confessate! Ma è molto, molto probabile che alla fine uno compera lo scrittore affermato, quello che intervistano in TV, quello che va da Fazio, o da Costanzo (mi dicono dalla regia che il Costanzo Show non viene più trasmesso, scusate non guardo molta TV, non ero aggiornato). Oppure il libro delle barzellette su Totti o quello del comico in voga al momento.

E per carità, magari saranno pure dei libri buoni. Però… Dove voglio arrivare? Al fatto che è difficilissimo per un autore che non appaia da nessuna parte, TV, giornali, radio, insomma media di massa, affermarsi. Figurarsi poi nel mio caso se osa lasciar perdere gli editori e fare tutto da solo.

Ecco, mi sono ricollegato alla scrittura. Meglio ancora alla mia scrittura. Concludendo, per dire che, ragazzi, è durissima, ma non mi arrendo.

Un saluto a tutti (uno, due, tre… e quattro. Sì, siete tutti) e se non ci risentiamo prima… Buona Pasqua.

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